Si è interrotta la striscia positiva dei risultati casalinghi. Contro un’avversario fisicamente prestante e aggressivo e tecnicamente dotato (lo scorso anno è arrivato a un passo dai play off per la promozione in Serie D, quarto nel suo girone) i Knights hanno giocato una partita “a viso aperto” senza timori e soprattutto mai arrendendosi: infatti se è vero che nella parte centrale della partita diverse palle perse in rapida successione e la ricerca di conclusioni impossibili hanno consentito a Volterra un break che poi è risultato decisivo, accumulando 22 punti di svantaggio, va detto ad onore della Squadra che invece di mollare, ha reagito con un ultimo quarto in pressing, riducendo a pochi secondi dal termine lo svantaggio a soli 3 punti. La speranza di andare all’overtime è sfumata nelle ultime concitate fasi, ma la reazione lascia ben sperare sul prosieguo del campionato, sempre che “la testa sia sempre in campo”. Una ultima notazione sull’arbitraggio: degli arbitri si scrive sempre o quasi sempre per lamentarsi, questa volta sia concesso elogiare i direttori di gara che al di là di qualche inevitabile errore (peraltro equamente ripartito), hanno gestito egregiamente la partita.
Di seguito il commento di Coach Calandra:
“Prima sconfitta in casa, con una prestazione fotocopia di quella contro Certaldo. Primo quarto di alto livello da parte di tutte e due le squadre. Poi siamo entrati non bene nel secondo quarto, poco lucidi in attacco, confusionari, e senza attenersi al piano partita, abbiamo giocato tutti in un clima di poca serenità. Purtroppo questo atteggiamento è stato mantenuto anche nel terzo quarto e siamo sprofondati a meno 22; a nulla sono serviti i due time-out chiamati in rapida successione, dopo i quali non c’è stata nessuna reazione.
Nell’ultimo quarto abbiamo allungato la difesa pressando a tutto campo e siamo riusciti ad accorciare le distanze (senza purtroppo ripeterci come contro Certaldo) e finendo a un – 3 che mi consola per la reazione, ma non mi soddisfa. Perché è evidente che non possiamo buttare via le partite per pigrizia, nervosismo e poca lucidità, e tantomeno pensare che si possa sostenere per periodi più lunghi il pressing a tutto campo; se vogliamo fare dei passi in avanti, non possiamo fare alti e bassi, ma essere solidi, lucidi e costanti per 40 minuti.”
FORZA KNIGHTS